Cose fondamentali da sapere sul tabacco

1. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di malattia e morte evitabile (quindi prevenibile). L’OMS stima che ogni anno, nel mondo, più di 8 milioni di persone muoiono a causa del consumo di tabacco. L'esposizione al fumo passivo è stata anche implicata in esiti negativi per la salute, causando 1,2 milioni di morti ogni anno. Tra questi 65.000 bambini muoiono ogni anno a causa di malattie legate al fumo passivo (Dati al 2022).

2. In Italia si stimano dai 93.000 decessi l’anno per il fumo di sigaretta: fumano circa 12,5 milioni (24,2% della Popolazione) di persone, di cui 7,5 milioni maschi e 4,9 milioni femmine. Il consumo medio di sigarette al giorno si conferma intorno alle 11 sigarette. Le sigarette elettroniche: sono 1,7 milioni di italiani che fumano sigarette da tabacco riscaldato e 1,2 milioni di italiani che fumano sigarette elettroniche. L’82% di consumatori di sigarette elettroniche/o da tabacco riscaldato ha un consumo duale fuma Sigarette Tradizionale (Dati al 2022).

3. Perché si inizia a fumare? Oltre il 70% dei fumatori, indipendentemente dal genere, ha iniziato a fumare tra i 15 ed i 20 anni. Ricerca di nuove sensazioni, alleviare le insicurezze, sentirsi adulti, farsi accettare dal gruppo dei pari, per sentirsi più grandi, riempire il tempo e sentirsi meno annoiati, per imitazione. Attribuire alla sigaretta la capacità di socializzare è un falso mito, perché la capacità di socializzare è qualche cosa che non può essere fornito da nessun farmaco o sostanza.

4. è più rischioso iniziare a fumare in adolescenza piuttosto che in età adulta perché aumenta il rischio di dipendenza, se non si interrompe il fumo si ha il 50% di possibilità in più di ammalarsi di tumore in età adulta, diminuiscono le difese immunitarie, si possono sviluppare bronchiti acute e croniche, si hanno minori risultati nelle prestazioni sportive, danni alla pelle, maggiore rischio di sterilità.

5. Le sostanze presenti nel fumo di tabacco sono circa 4000 tra parte gassosa, sospensione corpuscolata e condensato. Oltre 40 di queste sono cancerogene (nicotina, catrame, monossido di carbonio, composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici, ecc). Oltre al rischio di contrarre tumori, la dipendenza da tabacco può inoltre provocare disturbi all’apparato broncopolmonare e cardiovascolare, patologie del cavo orale, ictus, disfunzioni sessuali, invecchiamento della pelle, ecc.

6. La Nicotina è la sostanza che ha maggiori proprietà psicoattive ed è responsabile dei meccanismi di dipendenza dal fumo, nella misura in cui produce effetti che inducono al comportamento ripetuto di ricerca e di assunzione della sostanza. Altro aspetto da considerare sono i sintomi astinenziali prodotti dalla mancata assunzione di nicotina (in genere: nervosismo, insonnia, agitazione, tremore, tachicardia, iperfagia, ecc.).

7. è sconsigliato fumare in gravidanza o in presenza di donne gravide, poiché il fumo rappresenta il maggior fattore di rischio di basso peso alla nascita e può causare aborti spontanei o complicazioni allo sviluppo del feto.

8. Le e-cig sono nocive. Anche se allo stato attuale non si può affermare che la tossicità della sigaretta elettronica sia paragonabile a quella della sigaretta tradizionale, il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha affermato che il vapore emesso dalla sigaretta elettronica non è innocuo. Si assume comunque nicotina, sono presenti composti tossici e si è esposti al rischio di sviluppare una dipendenza proprio come avviene fumando le sigarette tradizionali. Il loro uso in Italia contribuisce alla iniziazione e alla ricaduta del consumo di sigarette tradizionali e ne ostacola la cessazione, alimentando l’epidemia tabagica. I Dati di maggio 2021 dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) hanno evidenziato che dal 2020 al 2021 il 19,6% di chi è un utilizzatore di e-cig è diventato anche fumatore.

9. Il ciclo di vita del tabacco è un processo estremamente inquinante e dannoso. Di solito si pensa solo all'inquinamento atmosferico causato dal fumo ma il danno da fumo si verifica lungo l'intera catena di approvvigionamento ed è molto più complesso. La coltivazione, la produzione e l'uso del tabacco avvelenano l'acqua, il suolo, le spiagge e le strade con sostanze chimiche, rifiuti tossici, mozziconi di sigarette, comprese le microplastiche, e rifiuti delle sigarette elettroniche e del tabacco riscaldato.

10. Smettere di fumare può non essere facile, ma non impossibile. Lo dimostrano gli oltre 9 milioni di ex fumatori che in Italia lo hanno fatto con volontà, motivazione e consapevolezza. Chi vuole smettere di fumare e non pensa di riuscirci da solo può rivolgersi al proprio medico di medicina generale, ad uno dei Centri Antifumo presenti sul territorio, ricorrere alla terapia farmacologica con Bupropione o con Vareniclina (da assumere sotto controllo medico), sottoporsi a sostegno o counselling psicologico, utilizzare metodi alternativi come agopuntura, ipnosi, omeopatia, cerotti, gomme da masticare e altri prodotti a base di nicotina.

11. Vantaggi dello smettere di fumare: dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta la pressione del sangue ed il battito cardiaco si normalizzano, dopo 2 ore la nicotina inizia ad essere eliminata dal corpo attraverso l’urina, dopo 8 ore il livello di anidride carbonica nel sangue diminuisce e il livello di ossigeno nel sangue si normalizza, dopo 12 ore il monossido di carbonio scompare dall’organismo e quindi il sangue è in grado di trasportare più efficacemente l’ossigeno ai tessuti. Dopo 72 ore i bronchi si rilassano e si respira con maggiore facilità, dopo 1 settimana tutti i sensi, in particolare il gusto e l’olfatto, si acuiscono, l’alito migliora, sono più puliti i denti e i capelli, anche la pelle assume un colorito più roseo, dopo 1-3 mesi la circolazione sanguigna migliora, la tolleranza individuale agli sforzi aumenta, l’apparato respiratorio comincia ad espellere le sostanze irritanti e tossiche accumulate negli anni e la mucosa normale si ricostituisce, dopo 15 anni il rischio di sviluppare malattie cardiache è uguale a quello di chi non ha mai fumato.