1. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute. Gli ultimi dati nazionali hanno evidenziato una sostanziale stabilità nel numero totale di consumatori, ma un aumento dei consumatori fuori pasto, dei consumatori occasionali e dei fenomeni di binge drinking, soprattutto nelle fasce d’età più giovani. Obiettivi dei programmi di prevenzione e promozione della salute sono: aumentare la consapevolezza dei destinatari rispetto al tema dell’alcol, rendere più facili le scelte salutari e limitare i comportamenti a rischio in relazione con l’alcol.
2. L’alcol è una sostanza psicoattiva che può indurre dipendenza, uno stato fisiologico – con conseguenze psicologiche e sociali – prodotto dalla somministrazione di una sostanza nella misura in cui produce effetti che inducono al comportamento ripetuto di ricerca e di assunzione della sostanza. Necessita di continui apporti per prevenire l’insorgenza di una sindrome di astinenza. Le condizioni che caratterizzano tale disturbo sono: continua ricerca della sostanza, assuefazione e tolleranza, astinenza, craving, tentativi di cessazione falliti.
3. L’alcol non è un nutriente, è una sostanza tossica e potenzialmente cancerogena tanto che l’International Agency for Research on Cancer (IARC) la annovera tra gli ormai 120 agenti per i quali esistono significative evidenze scientifiche della loro capacità di aumentare il rischio che insorga un tumore. L’alcol può anche essere considerato corresponsabile dell’insorgenza di disturbi neuropsichiatrici, gastrointestinali, cardiovascolari. Il consumo eccessivo e protratto nel tempo aumenta il rischio di sviluppare una dipendenza con continua ricerca della sostanza e grandi difficoltà di cessazione.
4. Quanto alcol si trova all’interno di un bicchiere? Dipende dalla gradazione della bevanda. Solitamente si fa riferimento ad una misura – chiamata unità alcolica – che corrisponde a 12 grammi di alcol e che determina in media, un’alcolemia pari a 0,2 gr/l). I tempi di eliminazione variano da soggetto a soggetto, ma solitamente una unità alcolica viene smaltita in circa 2/3 ore.
5. Non è possibile stabilire una quantità di alcol assolutamente sicura per la salute dell’uomo e dunque non è corretto parlare di consumo moderato. Qualsiasi modalità di consumo è associata ad un rischio specifico che tenderà ad aumentare in base alla quantità di alcol assunta (Codice Europeo Contro il Cancro, OMS e IARC). L’OMS definisce a basso rischio un consumo pari ad 1 UNITA’ per donne, minori di 18 anni ed anziani, ed un consumo pari a 2 UNITA’ per gli uomini. Il rischio è zero se non si bevono alcolici.
6. L’alcol esercita un’azione bifasica sul Sistema Nervoso Centrale: inizialmente si manifesta uno stato di euforia e perdita dell’inibizione, successivamente uno stato depressivo e sedativo. La sintomatologia si aggrava quanto più aumenta il tasso alcolemico e non esiste alcun rimedio per smaltire in modo rapido gli effetti di un abuso di alcol. L’intossicazione acuta (ubriacatura) produce alitosi, sudorazione, tachicardia, umore euforico/disforico, diplopia (vista doppia), nausea, deficit dell’attenzione, confusione, difficoltà motorie. Può portare nei casi più gravi a ipotermia, paralisi respiratoria, coma.
7. Se si assumono grandi quantità di alcol non si è in grado di fare scelte consapevoli e di evitare comportamenti che possono mettere a rischio la salute psicofisica e la propria incolumità. Dato che l’intossicazione acuta da alcol può portare a deficit dell’attenzione, confusione e difficoltà motorie, fare uso di alcol, soprattutto in grandi quantità, aumenta la probabilità di mettere in atto comportamenti a rischio, come ad esempio avere rapporti sessuali non protetti (o con sconosciuti).
8. Si ottengono particolari vantaggi dalla cessazione dell’uso di bevande alcoliche: migliore qualità del sonno, miglioramento del tono dell’umore, miglioramento della memoria e della concentrazione, vantaggi economici.
9. L'organismo femminile, rispetto a quello maschile, risulta essere più vulnerabile agli effetti dell’alcol. Massa corporea inferiore rispetto all’uomo e minor quantità di acqua corporea rendono la donna maggiormente soggetta alla disidratazione. Minor efficienza dei meccanismi di metabolizzazione dell’alcol (carenza dell’enzima epatico alcol deidrogenasi). Per questi motivi, a pari quantità di bevande alcoliche corrisponde un livello di alcolemia maggiore nelle donne.
10. Bere alcol e mettersi alla guida è sempre e comunque pericoloso (cioè anche quando si assumono piccole quantità) perché aumenta il rischio di incidenti stradali. L’assunzione di alcol produce: diplopia, riduzione del campo visivo (visione a tunnel), alterazione dei riflessi, riduzione della capacità di individuare distanze, oggetti o persone in movimento, riduzione dell’attenzione e della concentrazione, sonnolenza, minore percezione delle situazioni e dei comportamenti a rischio.
11. Per i neo-patentati, per i conducenti professionali e per le persone di età inferiore ai 21 anni, il limite di tasso alcolemico consentito per mettersi alla guida è 0,0 gr/l. (Legge 29 luglio 2010 n. 120 “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”). L’art.33 segnala inoltre che qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0 (zero) e non superiore a 0,5 gr/l per i minori di 18 anni sorpresi alla guida di un motorino o minicar, il conducente non potrà conseguire la patente prima del compimento del diciannovesimo anno di età e il termine si sposta al compimento del ventunesimo anno di età, qualora sia stato accertato un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l.
12. Il guidatore designato non deve assumere bevande alcoliche per poter guidare senza subire gli effetti dell’alcol e riaccompagnare a casa i propri amici.
13. Il comportamento di uso di alcol è correlato all’uso di tabacco. è stata evidenziata una correlazione tra fumo e alcol: l’utilizzo di una sostanza sembrerebbe rinforzare il ricorso all’altra.
14. Il nuovo codice della strada, che dovrebbe entrare in vigore nei prossimi mesi, inasprisce le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza. Per chi viene sorpreso al volante con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti, la patente potrà essere sospesa e revocata per un periodo di tempo che può durare fino a tre anni. In caso di recidive, per chi è già stato condannato per guida in stato di ebbrezza, vi sarà il divieto assoluto di assumere alcolici prima della guida e l’obbligo di installare (a proprie spese) il dispositivo Alcolock sulla propria auto. Tale dispositivo bloccherà l’accensione del veicolo se il tasso alcolemico sarà superiore a 0,0 gr/l. Inoltre, un minorenne che guida senza patente e ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, non potrà conseguire il titolo di guida fino al compimento dei 24 anni.